Traversata Carnica – Karnischer Hohenweg 2020 – 02 Seconda Tappa
Seconda tappa dal Rifugio Obstansersee Hutte al Rifugio Porze Hutte
Eccoci pronti ad affrontare le seconda Tappa, quella che offre più scelte sia come difficoltà EE o EEA che come lunghezza del percorso, panoramicità e punti di interesse naturalistico e storico. Noi seguiremo la nostra traccia che con la variante sul sentiero 403 sale sulla sinistra, uscendo dal Rifugio, e poi continua sulla destra e salendo nella vallata di fronte al Rifugio ci porta in cresta sul sentiero 403 per poi farci raggiungere la cima del Monte Vanscuro (2.678 m) con ben 370 m di dislivello già di buon mattino. Il sentiero poi scende e continuando in cresta, passa subito sotto la cima del Monte Cavallatto (2.672m ), continuando poi fin sotto la cima del Monte Cavallino, versante Sud, e dopo aver attraversato bellissimi ghiaioni bianchi raggiunge la Forcella del Cavallino. Per rendere ancora più panoramico il tragitto verso la Forcella del Cavallino uscendo dal Rifugio si potrebbe prendere il sentiero 5a che passando sulla destra del laghetto ci porta dapprima sulla Forcella Pala d’Orti (2.462 m) e poi, sempre seguendo in cresta il sentiero 403, sulla Cima Vanscuro dove ritroveremo la traccia già descritta.
Questo primo tratto è molto panoramico ma anche abbastanza esposto e con la discesa del Monte Vanscuro abbastanza ripida ed impegnativa. Assolutamente da evitare da chi soffre di vertigini. Subito prima di arrivare sotto il Monte Cavallino dobbiamo fare la nostra prima scelta cioè continuare sul 403 verso la Forcella del Cavallino o pendere il sentiero che sale sulla sinistra e che ci porterà in poco più di mezz’ora alla Cima del Monte Cavallino che, secondo me, vale la pena di raggiungere per la sua importanza storica e per la sua panoramicità. Sotto la grande Croce della vetta, denominata Croce Europa è posta una targa con inciso “MAI PIÙ GUERRE”. Qui ogni anno dal 1979 si ritrovano i cittadini del Comelico e di Kartisch, in segno di pace e fratellanza. Poco prima della vetta si potranno anche visitare alcune postazioni belliche. (difficoltà salita EE 1°inf. con qualche breve strappo aiutati da cavo metallico).
Se si vorrà evitare il sentiero panoramico ma esposto uscendo sempre a sinistra dal Rifugio si dovrà continuare sempre dritti sul quella che è la traversata Austriaca la Karnischer Hohenweg sentiero 403 che ci porterà nella vallata sottostante il Monte Cavallino lato Nord per poi risalire ed arrivare poco prima della Forcella del Cavallino (2.453 m) o continuare sulla traccia Austriaca e raggiungere il Rifugio Filmoor (2.350 m).
Dalla Forcella Cavallino, continuando in cresta si prenderà il sentiero 191 che dopo circa 800 m ci porterà all’inizio di una delle più belle ferrate delle Alpi Carniche, la Pitturina (2.457 m). Se ci saremo premurati di portarci dietro imbrago e dissipatore, a questo punto direi che, si potrebbe prendere la via più panoramica della Traversata Carnica, la Cresta della Pitturina, appunto, o Sentiero attrezzato C. D’Ambros 191 che in 02:00 adrenaliniche ore ci porterà fin quasi al Bivacco Piva dove ritroveremo la nostra traccia originale.
Non avendo a disposizione imbrago e dissipatore seguiremo la nostra traccia che a questo punto scende prendendo il sentiero 160 che passa proprio sotto le pareti del versante italiano della cresta . Il sentiero scende all’inizio abbastanza ripidamente per poi diventa più pianeggiante e successivamente prosegue in leggero saliscendi ai margini del Costone di Pian Minoldo ed alla fine sale su roccette fino a riportarci in prossimità del Bivacco Piva in circa 2:00 ore. Su questo tratto bisogna fare molta attenzione perché, in più punti, il sentiero è poco evidente e segnato non troppo bene. Evitare di prendere le numerose tracce che tendono a tagliare il Costone di Pian Minoldo verso destra, ma cercare di stare alti puntando sempre verso il bivacco. Il Bivacco Armando Piva (2.250 m) con 12 posti letto e acqua potabile a circa 50 m risulta essere anche un buon punto per passare la notte sia in caso di necessità (temporale) sia per evitare di andare a dormire al Rifugio Porze. Dal bivacco si proseguirà sul sentiero 160 e salendo per 100 m di dislivello si raggiungerà il Passo di Cima Vallona ( 2.362 m) dove scendendo per un altro chilometro fino a circa 2.000 m di quota, sotto il versante Nord del Monte Palombino o Porze in tedesco, incroceremo il sentiero 403 che risale dalla vallata sottostante e che ci porterà dopo un altro chilometro di cammino al Rifugio Porze, la nostra meta, dove passeremo la notte dopo una rinfrescante doccia. Qui si può anche prenotare online ed è dotato di 60 posti letto. Servito da una strada sterrata che lo raggiunge dal versante Austriaco, in caso di necessità, permette di raggiungere nella vallata sottostante la cittadina di Obertilliach.
Per evitare questi due tratti impegnativi EEA e EE, per brevi tratti esposto, giunti alla Forcella del Cavallino (2.4053 m) si dovrà scendere alla nostra sinistra sul versante Austriaco a riprendere il sentiero 403 che ci porterà dapprima al Rifugio Filmoor (2.350 m), dove in caso di necessità o di una eventuale modifica del percorso è possibile anche pernottare ma solo su prenotazione e poi ci farà scendere nella vallata sottostante andando ad accostare il laghetto Oberer Stuckensee, nel centro della vallata, e poi risalire fin sotto il versante Nord del Monte Heretriegel (2170) dove girando verso destra e continuando sulla Karnischer Hohenweg sentiero 403 per circa 02 km ci ritroveremo sotto la cima del Monte Palombino (Porze 2600 m) ricongiungendoci così con la nostra traccia originale. Da qui seguendo il 403 per un altro chilometro saremo finalmente giunti alla nostra meta il Rifugio Porze dove si può prenotare online e dotato di 60 posti letto.
Dopo questa lunga relazione mi rimane solo da spiegare quelli che sono i sentieri da prendere nel caso si volesse concludere la prima parte della traversata subito dopo aver fatto la Cima del Monte Cavallino o dopo aver percorso la Pitturina fino al bivacco Piva
Nel primo caso giunti alla Forcella del Cavallino si prenderà il sentiero 145 che scende, sul versante Italiano, fino alla Casera Pian Formaggio che raggiungeremo in un’ora circa. Da qui scenderemo sulla strada bianca che serve la casera fino alla località Tabeli o Muntaneli dove avevamo lasciato la macchina (1.588 m, sette chilometri da Sega Digon).
Se invece si concluderà la prima parte della traversata dopo aver fatto la Pitturina una volta giunti al Bivacco Piva si scenderà dal versante Italiano sul sentiero 144, che subito sotto il bivacco si trasformerà in strada bianca, fino alla Malga Melin (1.689 m, link alla scheda) che raggiungeremo in circa 01:30 ore, qui ritroveremo la nostra macchina che avevamo lasciato il primo giorno salendo dalla frazione di Sega Digon prima di proseguire per Sesto.
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