Traversata Carnica – Karnischer Hohenweg 2020 – 07 Settima Tappa

Pubblicato da Fabio Paschini il

Settima tappa dal Rifugio Fabiani al Passo Pramollo


Questa tappa non risulta essere particolarmente impegnativa se non per qualche tratto e per la lunghezza 21 Km. Volendo renderla più semplice, da escursionismo E, basta prendere, subito dopo il Rifugio Fabiani, il Sentiero dei Silenzi 454 fino alla Casera Ramaz e poi proseguire sulla strada che sale da Paularo fino al Cason di Lanza.

Tuttavia, volendo evitare di percorre 21Km, si può dividere il percorso in due tappe. La prima dal Rifugio Fabiani al Cason di Lanza, la seconda dal Cason di Lanza al Passo Pramollo, mantenendo sempre la stessa traccia.

Come quasi sempre anche queste due sotto tappe si potrebbero rendere più interessanti percorrendole quasi interamente in cresta passando però da un percorso per escursionisti esperti EE ad un percorso per escursionisti esperti e attrezzati, nella seconda tappa, EEA.

Nella prima sotto tappa si salirà dal Rifugio Fabiani al Passo Pecol di Chiaula (1.797m) seguendo il sentieri 454 e poi prendere sulla destra il 403 (Karnischer Hohenweg) fino al laghetto Zollner see (1.767m) e subito dopo proseguire sulla destra sul sentiero 425 che ci porterà al Passo Lodinut (1.817m). Da qui salire sula ripidissima cresta fino sul Monte Lodin (2.015m). Ora scendendo dalla cima e proseguendo sulla cresta orientale, si incontreranno i resti di un villaggio militare della Grande Guerra, al di sopra della torbiera alpina chiusa a sud-est dalla cima di Val di Puartis. Da qui scendendo al valico di Lodintörl (1.871m), si potrà visitare un secondo villaggio di guerra, con un monumento dedicato a Francesco Giuseppe. Scendendo ancora ci si ricollegherà alla Traversata carnica, sentiero 403, e si scenderà fino a Straniger Alm (1.501m). Si proseguirà poi sulla strada che porta al passo Meledis (1.6013m) che ci riporterà in Italia sul sentiero 448, la nostra traccia originaria, che seguiremo fino al Cason di Lanza. In alternativa dalla Straniger Alm si può continuare sulla Karnischer Hohenweg sentiero 403 fino alla Sella di Val Dolce (1.781m) per poi prendere il Sentiero del Formaggio 458 che ci porterà al Cason Di Lanza dopo aver percorso una bellissima traccia in cresta e aver visitato i resti di due villaggi militari testimonianza della Grande Guerra.

La seconda sotto tappa, da percorrere il secondo giorno, sarà molto impegnativa e assai difficile EEA sia per lo sforzo fisico che per il sentiero che richiederà passo sicuro su sentiero franoso e molto insidioso perciò sconsigliata a chi non è abituato a percorrere sentieri alpinistici poco tracciati, franosi, attrezzati ed in ambiente molto severo.

Dal Cason di Lanza di prenderà il Sentiero dei Silenzi 458 fino a raggiungere la Sella di Val Dolce (1.781m) e qui si proseguirà sul 403 il Karnischer Hohenweg fino a quando non si incontrerà sulla roccia la scritta che indica l’Alta Via del C.A.I. di Pontebba, sentiero impegnativo, franoso, attrezzato e poco segnato, con bollini rossi non sempre ben visibili e passaggi di 1° e 2° grado. Qui la descrizione dell’intero percorso: , che ci dà un’idea della difficoltà, anche se noi percorreremo solo il tratto che ci porterà prima fino alla cima della Creta di Aip (2.279m), dalla quale scenderemo attraverso la ferrata delle Crete Rosse, per poi salire, seguendo il sentiero 414, sulla Cima del Monte Cavallo (2.204 m) e poi scendere sulle ferrate Enrico Contin e la ferrata Winkelturm sulla Torre Winkel.

Per rendere il percorso un po’ più facile si può proseguire sul 403 fino ad incrociare la via normale, qui la relazione: , sentiero di primo grado non attrezzato e che richiede l’uso delle mani ma comunque mai pericoloso anche se esposto, che ci porterà sulla Cima del Monte Cavallo per poi scendere dalla ferrata italiana delle Crete Rosse.

Altra possibilità potrebbe esse quella di continuare sul 403 fino alla Sella di Aip (1.942m) per poi prendere il sentiero 414 che ci porterà alla Cima del Monte Cavallo e poi scendere al Passo Pramollo attraverso le ferrate Enrico Contin e poi la ferrata Winkelturm sulla Torre Winkel.

Per tutte queste varianti, della seconda tappa, si trovano abbondanti relazioni su internet cercando con Google perciò non mi dilungherò con noiose descrizioni.

Concludendo, la settima tappa, come visto, è ricca di molteplici varianti e con difficoltà che vanno dal dal percorso semplice E, per esperti EE ed EEA (ferrate e alta via). C’è solo l’imbarazzo della scelta.

Qui sotto il tasto col link per accedere alla scheda con la descrizione dettagliata del percorso:


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