Traversata Carnica – Karnischer Hohenweg 2020 – 09 Nona Tappa

Pubblicato da Fabio Paschini il

Nona tappa dal Rifugio Nordio Deffar a Coccau di Sotto


Ed eccoci arrivati alla nona e ultima tappa, sicuramente stanchi ma soddisfatti. Per fortuna nostra questa tappa è la più semplice dell’intera traversata con 21,5 km di percorso da coprire in 07 ore senza però alcun affanno visto che il dislivello che andremo ad affrontare è di soli 895m D+ in salita e l’ultimo tratto sarà tutta discesa fino al nostro arrivo a Coccau di Sotto, nei pressi della fermata dell’autobus, dove salendo sul primo autobus disponibile raggiungeremo prima la Stazione dei Treni di Tarvisio (orario dei treni) e da qui col primo treno in partenza raggiungeremo la Stazione della Carnia dove avevamo lasciato la macchina il primo giorno (vedi la scheda della prima tappa). Nel caso non ci fossero mezzi a disposizione per raggiungere Tarvisio si potrebbe proseguire sulla pista ciclabile verso il confine di stato Italo Austriaco fino a raggiungere il Ristorante-Pensione Ex Posta  dove ci sarà la possibilità di passare la notte oppure chiamare un Taxi (Taxi Tarvisio).

Il bello di questo ultimo tratto è che il percorso si estende su cime mai impervie, splendidi boschi di faggio e abeti con il sentiero sempre ben tracciato e segnalato. L’unica cosa dolente è che non si potrà dividere in due tappe, ammenoché non si sia in possesso di una tenda o di un sacco a pelo che premetta il pernottamento all’esterno, esperienza sicuramente da provare.

Nel caso si dovessero riscontrare problemi dovuti alla stanchezza, vesciche, dolori alle ginocchia, alle gambe o semplicemente si volesse concludere prima la Traversata, la prima via di fuga a nostra disposizione la troveremo nei pressi della Malga Acomizza (Achomitzer Alm 1.700m) che è situata proprio sul confine italo austriaco poco prima del monte Acomizza. La Achomitzer alm si trova al centro di una fitta rete di sentieri e piste forestali, uno di questi è il sentiero 508 che ci farà scendere velocemente a Camporosso e poco dopo, proseguendo sempre sul sentiero 403, nei pressi della Sella di Bartolo 1.175m incroceremo il 509 che, prima su mulattiera e poi su strada asfaltata, ci condurrà sempre a Camporsso.

Un’altra possibilità, da prendere in considerazione nel caso si fosse in ritardo sulla tabella di marcia, è quella di scendere dalla Sella di Bartolo fino in Val Bartolo e prendere sulla nostra sinistra il sentiero 509 (tabella CAI) che ci condurrà a Tarvisio (zona chiesa di San Michele) dove si potrà raggiungere, in pochi minuti, la Stazione Ferroviaria Boscoverde (Orari autobus) per rientrare al punto di partenza, se saremo saliti con i mezzi pubblici. Lo stesso risultato lo otterremo proseguendo sul sentiero della nostra Traversata Carnica 403 fino alla cima del Monte Capin di ponente 1735m dove circa 500m dopo incroceremo sulla destra il sentiero 510 e dopo lo stesso 509, del percorso precedente, che ci porterà nello stesso punto a Tarvisio.

Come già anticipato questa potrebbe essere la meta finale di un fine settima la cui partenza si potrebbe eventualmente identificare con Paularo o il Passo Pramollo perciò due o tre tappe prima. Il bello della Traversata Carnica è appunto che il percorso può essere suddiviso in più tappe, viste le molteplici possibilità di raggiungere i diversi punti di partenza sia con i mezzi pubblici che con la macchina. Inoltre, per chi volesse percorrere questa bellissima Altavia con minor affanno e più tranquillità per potersi godere ogni istante del percorso e visitare tutte le numerose testimonianze storiche sulla Grande Guerra, i luoghi caratteristici, fermarsi a fotografare con tutta calma la magnifica flora, fauna, i paesaggi c i magnifici panorami visibili dai lunghissimi percorsi in cresta o semplicemente volesse fermarsi qualche mezzo pomeriggio a prendere sole nei magnifici laghetti alpini che incontrerà lungo il percorso, è sicuramente consigliato usare il numero massimo di tappe disponibili, che sono ben 14, anche se si dovranno impegnare due settimane di ferie per riuscire a concludere l’intera Traversata. Teniamo comunque presente che il tempo dalle nostre parti è molto variabile ed è quasi impossibile trovare una finestra temporale di 15 gg di splendido sole perciò bisognerà mettere in conto un paio di giorni in più sull’itinerario per poter sostare in rifugio un’intera giornata, in caso di pioggia, nell’attesa del bel tempo.

Col prossimo post indicherò tutti i punti in cui, a mio parere, si potrà sostare con la teda per passare la notte per chi volesse fare la traversata in modo più spartano (come piace a me) senza così dover dormire nei rifugi ed usarli solo per rifornirsi di cibo evitando, in questo modo, di dover portare un carico eccessivo nello zaino, visto che già ci sarà il peso della tenda e del scacco a pelo.

Tra le altre cose, visto gli attuali problemi col Coronavirus, fare la Traversata in tenda sicuramente sarebbe la miglior soluzione per mantenere le distanze sociali evitando così le camerate ed inoltre andremo a risolvere il problema della immagino poca ricettività dei rifugi che saranno costretti a ridurre drasticamente i posti letto.

Qui sotto il tasto col link per accedere alla scheda con la descrizione dettagliata del percorso:


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